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STORIA DELLA CARRIERA

Il pallone nel destino. Perché quando nasci in un piccolo paese alle porte di Piacenza e hai un fratello di nemmeno tre anni più grande di te, non fai altro che sognare una cosa, assieme a lui: il calcio. La maglia del Piacenza, gli autografi di quei centravanti che, per chi aveva la stanza tappezzata di bandiere e sciarpe biancorosse, erano degli idoli da inseguire, da aspettare per una foto. San Nicolò: il fiume Trebbia a dividere dal Galleana, a 5 chilometri da casa, l'impianto che ispirava i fratelli Inzaghi. Tra passeggiate nei boschi alla ricerca di funghi e le giornate passate a pescare, alla fine vinceva sempre il pallone. Ovunque, e in ogni modo. In cortile o in mansarda, sui campi di terra o sull'asfalto.

Simone e una sfida continua: fare gol. Negli esordienti della squadra di San Nicolò chiude una stagione con 92 reti. 92! L'obiettivo sempre fisso: diventare un calciatore. E allora il naturale sbocco proprio a Piacenza, nel primo sogno di infanzia realizzato. Oltre al costo del cartellino il San Nicolò, il giorno in cui salutò Simone, ricevette 40 palloni, le casacche per gli allenamenti e delle nuove reti per le porte.

Intrecci e ricordi, che fanno ripercorrere la carriera da calciatore di Simone Inzaghi. La givetta sui campi di provincia tra Carpi, Novara, Brescello e Lumezzane, prima dell'affermazione attesa con il suo Piacenza. 15 gol alla prima stagione in Serie A, nel 1998, a 22 anni. Poi il salto alla Lazio, con gol pesanti e lo storico Scudetto nel 2000. Ci sono 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane nel passato da calciatore di Simone Inzaghi, miglior marcatore nelle coppe europee della storia biancoceleste ed entrato negli annali come primo giocatore italiano a segnare 4 reti in una partita di Champions League (14 marzo 2000, Lazio-Marsiglia 5-1): traguardi che gli permettono anche di collezionare tre presenze con la Nazionale italiana.

Terminata la carriera da calciatore nel 2010, Inzaghi passa subito sulla panchina: nel 2010-2011 inizia l'avventura come tecnico nel Settore Giovanile della Lazio. Nel 2014 diventa l'allenatore della Primavera (2 Coppe Italia e una Supercoppa), poi nell'aprile del 2016 sul finire di campionato viene promosso in Prima Squadra. 7 partite per chiudere la stagione e ottenere la riconferma anche per l'anno successivo. Allenerà la Lazio per altri cinque: un trionfo in Coppa Italia nel 2019, due Supercoppe Italiane (2017 e 2019) e il quarto posto nel 2020 con il ritorno in Champions League per i biancocelesti.

Dopo più di 20 anni vissuti in simbiosi con la Lazio, Inzaghi diventa l'allenatore dell'Inter nell'estate del 2021: nell'ultimo triennio il tecnico piacentino ha scritto pagine importanti della storia nerazzurra. Lavoro, analisi, studio e aggiornamento sono le chiavi dei successi dell'Inter, che macina gioco e record sotto la guida di mister Inzaghi. Simone cresce e la sua Inter con lui: i nerazzurri vincono tre Supercoppe Italiane e due Coppe Italia, con Inzaghi che diventa l'allenatore a vincere più finali nella storia interista. Tra i principali artefici della cavalcata europea del 2022/23, terminata con la finale di Champions League di Istanbul, in questa stagione Inzaghi sta contribuendo insieme al suo staff alla straordinaria annata dell'Inter: il tecnico nerazzurro è diventato l'allenatore che ha ottenuto il maggior numero di vittorie entro le prime 300 partite in Serie A, superando Ancelotti e Allegri. Risultati che inoltre hanno portato Simone Inzaghi a diventare il quarto allenatore della storia dell'Inter a conquistare almeno 100 vittorie valutando tutte le competizioni, dopo Helenio Herrera, Roberto Mancini e Giovanni Trapattoni.

Uno straordinario lavoro di squadra che vede Simone Inzaghi alla guida: direttore d'orchestra di un gruppo meraviglioso, dove tutti suonano seguendo lo spartito scritto dal tecnico piacentino. Una sinfonia meravigliosa che ha portato l'Inter a conquistare il suo 20° Scudetto, quello della Seconda Stella, al termine di una stagione magica ed emozionante, dove i nerazzurri hanno conquistato vittorie memorabili contro tutti gli avversari diretti e stabilito record grandiosi. 94 punti, 19 in più del Milan secondo, battuto in trasferta in un derby decisivo a cinque giornate dalla fine del campionato: un momento che rimarrà per sempre nella storia dell'Inter e che ha dato il via a un mese di celebrazioni ed emozioni indimenticabili per tutti i tifosi nerazzurri, a Milano, in Italia e nel Mondo. Un trionfo che tra le sue firme più importanti vede sicuramente quella di Simone Inzaghi, diventato il 12° allenatore a vincere uno scudetto sulla panchina dell'Inter.

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